Secondo la ricostruzione, l’uomo stava operando a una macchina bobinatrice sprovvista di un sistema di protezione, che impedisse l’aggancio e il trascinamento delle mani. Mancava un riparo, una barriera. Un pezzo di carta si è incastrato nel macchinario e la sua reazione istintiva è stata quella di cercare di estrarlo. Il risultato del tentativo è stato doloroso e devastante. La mano destra è stata trainata dai rulli e c’è stato lo schiacciamento delle tre dita, con danni gravi.
Quello che si contesta a Canal è la negligenza, l’imprudenza e l’imperizia, accanto all’inosservanza delle norme relative alla sicurezza nel lavoro, dopo le indagini svolte dagli ispettori dello Spisal, il Servizio prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro. Canal è difeso dagli av vocati Luca Bassi e Maria Binda per l’episodio accaduto il 22 giugno di due anni fa.
Nell’udienza filtro di ieri mattina, davanti al giudice Coniglio, i due legali di fiducia e il pubblico ministero Sandra
Rossi hanno presentato le loro liste di testimoni per il dibattimento. La prima udienza è in programma per il 15 febbraio dell’anno prossimo. Intanto, il lavoratore non si è costituito parte civile, segno che potrebbe essere già stato risarcito.Gigi Sosso
Fonte: Corriere delle Alpi
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