Il sindaco Vigne e gli assessori si sono aumentati l’appannaggio del 10%. Contestazioni dell’opposizione
Giunta più ricca, è polemica
La modifica dello "stipendio" stride con l’appoggio all’ordine del giorno per la "Ceramica"
Giovedì 1 Ottobre 2009,
Santa Giustina
Un Comune che predica bene ma razzola male.
Se da un lato all’unanimità il Consiglio di Santa Giustina ha solidarizzato con gli operai della "Ceramica" che vedono il loro posto di lavoro appeso ad un filo, dall’altro la giunta Vigne ha deciso di aumentarsi lo "stipendio" del 10%.
Una mossa che hanno fatto andare su tutte le furie il capogruppo di opposizione Maurizio Bugana che ha chesto a Vigne e collaboratori di rinunciare alla modifica economica.
La replica del sindaco Vigne è però stata immediata: «Il nostro è un impegno, e chiunque si fosse trovato al posto nostro avrebbe fatto lo stesso». Si è parlato di crisi martedì sera, durante la seduta consiliare di Santa Giustina. Una crisi economica che, a detta di Ennio Vigne, non ha avuto grosse ripercussioni, per ora, sulla comunità di Santa Giustina: «Il nostro tessuto fino ad oggi ha retto, a parte un paio di situazioni che si avviano verso una crisi ancora non certa – ha dichiarato il primo cittadino, introducendo il punto all’ordine del giorno di appoggio alla delibera presentata dal Comune di Trichiana per sostenere la situazione dell’Ideal Standard – sono una trentina i cittadini di Santa Giustina a lavorare presso lo stabilimento della Sinistra Piave.
Le ripercussioni più grosse infatti, in questo momento di crisi, le subiscono i nostri cittadini che lavorano fuori comune. La nostra piccola media impresa, cartiera compresa, ha retto fino ad oggi, ma l’ossigeno comincia forse a mancare».
Una situazione che era stata evidenziata ancora prima di giungere al termine dell’ordine del giorno, situazione sollevata dai banchi della minoranza. «Con delibera dello scorso 14 settembre – ha ricordato Maurizio Bugana – la giunta, oggi comprendente 5 assessori, ha recuperato la decurtazione dell’indennità di carica, portando la stessa ad un aumento del 10 %.
L’assessore arriva così a prendere circa 1300 euro al mese, mentre il sindaco è passato a circa 2800 euro. La delibera inoltre è retroattiva, e fa partire il tutto da giugno. Invito quindi la giunta a rivedere la propria decisione, a rinunciare all’aumento dell’ indennità, e a riportare i compensi al prima elezioni, soprattutto per rispetto a tutte quelle famiglie di Santa Giustina che faticano ad arrivare alla fine del mese. Tale rinuncia potrebbe andare ad aumentare il fondo provinciale di solidarietà».
«Questa è solo demagogia – ha risposto Vigne al suggerimento della minoranza – non ricordo di avere mai sentito parlare di indennità di carica durante la campagna elettorale, quindi, per quanto ne so, credo che se il consigliere Bugana si fosse trovato al posto mio, avrebbe preso il mio stesso stipendio. Inoltre il passaggio è corretto, visto che il nostro è un impegno amministrativo che richiede molto tempo.
Ricordo che altri enti, come la Provincia, sull’indennità di legge avevano operato già un passaggio di questo tipo».
Sulla crisi è intervenuta anche il consigliere Moira Fiorot, informando i presenti di alcune situazioni di disagio recenti: una famiglia di extracomunitari, residente a Santa Giustina da alcuni anni, costretta a partire per il Belgio in questi giorni per mancanza di lavoro, e una ventina di giovani, tutti classe 1988, tutti di Santa Giustina, che da febbraio a luglio hanno perso il proprio posto di lavoro, non essendo stato rinnovato il contratto.
Fonte: Il Gazzettino
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