Vignato è l’amministratore di Bim Gsp

Eletto all’unanimità l’ex manager di Luxottica in un’assemblea dei soci con 54 sindaci: «Una sfida professionale»
BELLUNO. È Giuseppe Vignato l’amministratore unico di Bim Gsp. La conferma della sua elezione (quello di Vignato era il nome più probabile tra gli altri tre candidati presentati dai sindaci, Alessandro Leoni, Lisa Zanardo e Massimo Zanutti) è arrivata ieri pomeriggio, durante l’assemblea dei soci . Vignato è stato eletto all’unanimità, a sorpresa in brevissimo tempo (l’assemblea è durata una mezz’ora), dai 54 sindaci presenti. La sua carica è immediatamente esecutiva e già oggi Vignato incontrerà Domenico Sangiovanni, presidente del collegio sindacale e reggente pro tempore di Bim Gsp. 

Oggi il passaggio di consegne: «Domani sarò in sede», ha precisato ieri Vignato, poco dopo la nomina ad amministratore unico, «ora devo appropriarmi in modo dettagliato di tutte le informazioni, soprattutto di carattere economico e finanziario, sulla società. Una struttura, quella di Bim Gsp, molto differenziata, e su cui farò un’analisi molto approfondita prima di iniziare a muovermi».
Una sfida professionale. Nato a Belluno nel 1952, alle spalle un’esperienza professionale di altissimo livello, Vignato non mostra di avere preoccupazioni per l’incarico che si trova ad assumere: «Posso dire che la considero una sfida professionale», ha commentato, «ho ritenuto di mettere a disposizione le competenze tecniche da me maturate per risolvere i problemi di Gsp. Il fatto che io sia amministratore unico», ha aggiunto, «non significa che sarò da solo “al comando”. Il mio compito è quello di interfacciarmi con tutti gli stakeholders della società che gestisce il servizio idrico».
Indennità da 28 mila euro. In assemblea, si è parlato anche del compenso che spetterà all’amministratore unico. La proposta approvata all’unanimità dai soci ha stabilito di rispettare la cifra massima prevista per l’indennità, che ammonta a 28 mila euro annui. A questa cifra si potrà aggiungere un premio di risultato, fino al doppio del compenso base (56 mila), le cui modalità saranno determinate nella prossima assemblea. Qualcuno, come il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, ha fatto notare come «28 mila euro non sia un compenso stratosferico. Specie se consideriamo che il direttore Ato prende circa 120 mila euro all’anno. Anche se per l’amministratore unico si arrivasse a 84 mila annuali con il premio di risultato, si tratterebbe comunque dei due terzi di quello che spetta a un segretario comunale anche di piccoli Comuni».
Scelta tecnica, non politica. Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro, che ha proposto all’inizio dell’assemblea il nome di Vignato prima della votazione, a fine incontro ha sottolineato come l’esito rappresenti «un ottimo risultato, conseguito grazie al senso di responsabilità dei sindaci. L’unità», ha detto ancora, «è stata trovata in una figura tecnica di spessore. Vignato era uno dei manager di Luxottica. Ha una vastissima esperienza e, essendo di Belluno, potrà dedicarsi appieno al proprio compito, affrontando una nuova fase per sistemare i conti e riorganizzare la società».
Convinti del fatto di essere riusciti a trovare un accordo tra i sindaci sia l’inizio di una “nuova era” anche i primi cittadini di Lorenzago e Longarone Mario Tremonti e Roberto Padrin: «Mettersi d’accordo in così tanti non è poco. Il futuro è andare avanti, facendo fronte comune. Salutiamo con positività questa assemblea, in cui finalmente si è riusciti a muoversi insieme». E Sangiovanni vede per Bim Gsp una prospettiva positiva, con un progressivo rientro dell’indebitamento: «Lascio con una tariffa definita», ha detto, «e con un clima quasi ricomposto. Spero da oggi si vada avanti con spirito di collaborazione. In Gsp ci sono grandi potenzialità. Rimane però insoluta la parte degli investimenti, che permetterebbero di sistemare la parte dell’impiantistica, anche pensando a project financing. Intanto, auguri di buon lavoro a Vignato, a cui sono disposto a trasferire ciò che ho appreso».
Prossime assemblee. Rimandate la discussione della proposta di soppressione dell’Ato e la nomina di organi atipici, come l’individuazione dei sindaci che faranno parte dell’organismo di controllo. Prossimo passo anche l’approvazione del bilancio. La prossima assemblea dovrà essere convocata entro il 29 giugno, la seconda entro il 20 luglio.
<Fonte: Corriere delle Alpi 24 Maggio 2013> 

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