Osservazioni sul progetto di centrale a Bio Masse


L’Associazione ConfiniComuni di Santa Giustina BL consegna agli uffici preposti le Osservazioni sul progetto di centrale a Bio Masse della ditta Bio Dolomiti Srl in località Fant – Maserot. Ritiene, infatti,  la partecipazione democratica della cittadinanza il fattore indispensabile per recuperare il senso del Bene Comune e per riscoprire una dimensione solidale e responsabile nei confronti dell’ambiente.
Si tratta di un documento ampio e articolato che contiene osservazioni relativamente a
  • il quadro normativo;
  • la sicurezza idraulica;
  • l’inquinamento atmosferico;
  • l’efficienza termica;
  • l’impatto sul suolo agrario;
  • la specificità del nostro territorio (biodiversità);
  • l’impatto paesaggistico;
Le osservazioni, dettagliate e ben documentate, portano alle seguenti conclusioni:

Si evidenzia in primis la forte discriminazione a cui è soggetto il nostro territorio, al quale viene negato il diritto di “porre limitazioni e divieti in merito all’istallazione di queste tipologie di impianti”, diversamente da quanto sancito per le Regioni e le Province autonome (cfr. Parte I. Disposizioni generali, art. 1.2 dell’Allegato al D.M. 10 settembre 2010 medesimo). Inoltre, tutto questo avviene in Italia con incentivi statali ma senza l’esistenza di un piano energetico adeguato e senza una valutazione adeguata dell’impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.
 Non ci sottraiamo ad una valutazione realistica e approfondita sulle stime calcolate (vedi Int. Energy Agency etc.) relativamente al fabbisogno energetico mondiale, né tantomeno riteniamo trascurabile il ruolo delle fonti rinnovabili in questa prospettiva etc.; tuttavia siamo fermamente convinti che l’avanzamento tecnologico e l’atteggiamento precauzionale relativi a questo ambito possano e debbano, con adeguate scelte di governance, non trascurare anzi richiedere e garantire il miglioramento dell’impatto ambientale di tali attività produttive, con il corredo di fondate garanzie sia di sostenibilità energetica sia di salvaguardia della salute e della qualità della vita degli uomini posti a vivere in un determinato luogo, non da ultimo e non per afflato retorico nel rispetto delle vulnerabili giovani generazioni.
A maggior ragione emerge in tutta la sua gravità quanto affermato in più punti del materiale progettuale; in particolare a p. 100 e ss. della Verifica di Compatibilità Ambientale in cui gli effetti della prevista centrale sull’ambiente, sulla popolazione e sull’economia locale sono elencati con rara sfrontatezza in termini di “sorti magnifiche e progressive”.

Fonte: Confini Comuni

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