«Centraline fisse per l’aria e il rumore»

SANTA GIUSTINA. A distanza di sei anni il comitato popolare coordinato da Michele Dalla Sega e sostenuto da oltre cento cittadini residenti soprattutto nelle frazioni di Campo e Carfai ci riprova. Quella prima petizione dove si segnalava l'aumento del rumore urbano di fondo era stata il pretesto per una più generale richiesta di attenzione nei confronti della salute dei santagiustinesi con la richiesta di un monitoraggio costante non solo dell'inquinamento acustico, ma anche della qualità dell'aria con l'avvio di politiche dedicate da parte dell'amministrazione comunale e delle aziende.

Richieste non disattese, ma certamente sottovalutate, almeno da parte dei firmatari che ieri sono tornati alla carica con una petizione ben più circostanziata e sottoscritta anche dall'associazione Confini Comuni che si allea così con i residenti reiterando le richieste. Sul tavolo, il comitato di cittadini ha messo tre richieste: l'installazione di una centralina per il monitoraggio ambientale e acustico in località Campo, una delle zone più esposte per quel che riguarda soprattutto l'impatto acustico; l'installazione di una centralina per il monitoraggio ambientale e dei campi elettromagnetici nella zona delle scuole-campo sportivo; l'adozione di filtri antiparticolato Pm10 e Pm 2,5 da parte di tutte le centrali presenti sul territorio.
Il momento è propizio visto il confronto elettorale in pieno svolgimento con i candidati sindaci Vigne e Gris che stanno affrontando i rispettivi tour elettorali a caccia di consensi in vista del voto di domenica 25. Per i firmatari meglio mettere subito sul tavolo la questione.
La delegazione è stata ricevuta dal segretario comunale Alessia Rocchi e dall'ingegner Stefano Bogo, responsabile del procedimento amministrativo. Senza ovviamente potersi impegnare al posto di chi sarà legittimamente chiamato a guidare il Comune da lunedì prossimo, la segretario Rocchi ha assicurato l'interesse del Comune a verificare la fattibilità di tali interventi che dovranno ovviamente ottenere l'avallo della nuova amministrazione. Come individuare le risorse per questi interventi sarà poi un'altra questione da affrontare in seguito.
«Non siamo venuti qui ad accusare nessuno», ha affermato il referente Michele Dalla Sega, «ma dopo sei anni con scarsi risultati in termine di prevenzione, chiediamo una svolta forte alla luce dio dati allarmanti che non toccano solo la comunità di Santa Giustina, ma dell'intera Valbelluna. È importante fare ciascuno la propria parte e a nostro avviso il compito del Comune è quello di assumere tutte le informazioni possibili sulla qualità dell'ambiente installando queste centraline fisse. Solo così sarà possibile avere un quadro chiaro della situazione e capire quali possono essere le soluzioni».
Una richiesta sposata da Confini Comuni, presente ieri con la presidente Stefania Garna: «L'analisi fatta dal comitato nella petizione è molto analitica ed evidenzia tutta una serie di criticità alle quali finora non si è potuto o voluto dare risposta. Sposiamo in toto la richiesta perchè la qualità dell'ambiente va a braccetto con il benessere delle persone».
Roberto Curto
Fonte: Corriere delle Alpi

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