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Indagine Procura distrettuale antimafia sullo smaltimento rifiuti dei Maserot

BELLUNO. Movimenti sospetti nel piazzale di Dolomiti Ambiente. Inizia così l’indagine del Corpo Forestale dello Stato coordinata alla Procura distrettuale antimafia di Venezia, competente per reati ambientali, che giovedì è arrivata alla fase dell’udienza preliminare.
La procura veneziana ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone - tra cui l’ex presidente di Dolomiti Ambiente Giuseppe De Biasi - per traffico illecito di rifiuti: sono accusati di aver smaltito in modo irregolare rifiuti organici, sversandoli dopo averli trattati in un campo di Mel.
Le indagini del Corpo forestale sono iniziate nel 2012, quando la società era amministrata da De Biasi, e continuate nel 2013. Nel mirino degli inquirenti il percorso del digestato liquido proveniente dal trattamento anaerobico dei rifiuti organici urbani. Una specificicazione importante, dato che a differenza di altri tipi di digestato quello proveniente dal rifiuto organico urbano non può essere utilizzato in agricoltura: come rifiuto, seppur di matrice organica, non può essere impiegato come concime e deve essere trattato con appositi procedimenti.