Rapporto esistente fra condizioni ambientali e la salute umana
Uno dei problemi più
importanti e attuali della sanità pubblica riguarda i rapporti esistenti fra le
condizioni ambientali e la salute umana. Nella valutazione di tutti i fattori
che possono concorrere alla definizione di questi rapporti ci si trova spesso
davanti a difficoltà legate a una scarsa conoscenza sia delle caratteristiche
degli inquinanti, sia della loro capacità di diffusione e mantenimento
nell’ambiente. Ciò ha finora impedito l’esatta conoscenza del ruolo esercitato
dall’ambiente nella genesi di molte patologie.
Da tutto ciò emerge, pertanto,
come la salvaguardia dell’ambiente rappresenti oggi una delle più
proficue misure di prevenzione e come tale, meriti un interesse prioritario;
infatti anche se l’uomo è forse, fra i diversi organismi viventi, quello dotato
di maggiori capacità di adattamento non può avere una capacità illimitata,
anche perché attualmente si trova nella condizione di subire stimoli ambientali
a rapida insorgenza e rilevanti sia per entità che per durata.
Primo passo verso una
razionale gestione ambientale è la conoscenza delle caratteristiche chimiche,
fisiche e biologiche delle diverse matrici ambientali (aria, acqua, suolo).
L’acquisizione di dati analitici per la determinazione della qualità ambientale
diventa quindi prioritaria in funzione di qualsiasi intervento di risanamento
ambientale, di prevenzione e tutela della salute pubblica.
Le indagini di controllo sulla
qualità ambientale, ai fini della tutela della salute, vengono effettuate sulla
base di normative specifiche nazionali o di recepimento di direttive europee.
Le normative definiscono valori limite e parametri per le diverse matrici
ambientali, stabiliti in funzione della diversa destinazione d’uso dello
specifico ambiente …. [Fonte: Istituto Superiore di Sanità]
Quale è la situazione nel
Bellunese?