Un' altro ponte sul Piave nei piani di Mel e Lentiai

LENTIAI. Un ponte che colleghi la Sinistra e la Destra Piave.
È questo il progetto più ambizioso del Pati Mel e Lentiai (il piano territoriale), tra l’altro adottato giusto nei giorni scorsi durante il consiglio comunale congiunto tra i due Comuni della Valbelluna.
Un ponte che si inserisce nell’idea di viabilità che taglierebbe i centri abitati e unirebbe le due sponde del Piave all’altezza di Santa Giustina e di Mel. Di Nave, per l’esattezza.
«È evidente l’importanza di poter dare velocità di movimento con strade esterne ai paesi che non disturbino la vita quotidiana ma che permettano di velocizzare il trasporto», spiega il sindaco di Lentiai Armando Vello, «quindi ben venga il prosieguo della circonvallazione in essere Mel-Lentiai e il relativo ponte che collega Mel con Santa Giustina. La viabilità invece vedrà mettere in sicurezza incroci pericolosi attualmente esistenti e si è sottolineato, ripeto, l’importanza del proseguo della circonvallazione che taglierà quindi i centri abitati».

Le perplessità del Comitato cittadini di Santa Giustina su Maserot

Il Comitato Cittadini Santa Giustina non è soddisfatto delle spiegazioni del presidente di Dolomiti Ambiente Luciano Bisiot in relazione alla situazione ambientale dell’Impianto di smaltimento dei rifiuti Maserot. “Verranno fatte delle bonifiche – si chiedono –  e se si di che genere?”
Non è piaciuta nemmeno la dichiarazione fatta alla stampa del presidente di Dolomiti ambiente laddove anticipa che  «Tra 15 giorni entrerà in funzione un nuovo apparecchio, un deplastificatore costato 65 mila euro, che dovrebbero essere coperti da bandi regionali, che permetterà di togliere la plastica in eccesso nella raccolta differenziata così da permetterci di produrre un compost di qualità, questo ci permetterà di mettere sul mercato parte del compost prodotto, che ora viene ceduto gratuitamente a chi ne fa richiesta. Così potremo guadagnare nuove risorse, permettendoci di ridurre i costi del servizio anche in maniera piuttosto consistente».
“Da ciò si intuisce – secondo il Comitato –  che fino ad ora la plastica in eccesso non veniva separata. Per quanto riguarda i dati qualitativi del compost, ad oggi abbiamo trovato solo i dati riguardanti la media Regionale e non quelli specifici dell’Impianto dei Maserot.