Nome: Ennio Vigne
Cariche: Sindaco Comune di Santa Giustina
Presidente Comunità Montana Feltrina
'Collegio dei saggi' GSP-BIM (Debito 77 milioni di euro)
Consigliere Provincia di Belluno dal 16/07/2004 al 06/06/2009
Stipendio: Sindaco 2.800,00 €
Presidente CMF 1.730,13 €
gettoni vari n.d.
Totale Dichiarato 4.530,13 € al mese
Titolo di studio: Licenza di Scuola Media Superiore o Titoli Equipollenti
Professione: Politico da oltre 30 anni
Cariche: Sindaco Comune di Santa Giustina
Presidente Comunità Montana Feltrina
'Collegio dei saggi' GSP-BIM (Debito 77 milioni di euro)
Consigliere Provincia di Belluno dal 16/07/2004 al 06/06/2009
Stipendio: Sindaco 2.800,00 €
Presidente CMF 1.730,13 €
gettoni vari n.d.
Totale Dichiarato 4.530,13 € al mese
Titolo di studio: Licenza di Scuola Media Superiore o Titoli Equipollenti
Professione: Politico da oltre 30 anni
BIM GSP: QUALI SONO I SINDACI CONTRARI AL COMITATO DI TRASPARENZA?
Proprio in questi giorni sono in distribuzione le bollette dell’acqua con il famoso aumento del 30%. Una stangata
che ricade sugli utenti e sulle imprese in un momento, dal punto di
vista economico, non certo facile. Si è scelto, dunque, la via più
semplice ovvero quella di scaricare sugli utenti i debiti prodotti dagli errori delle gestioni precedenti della società. Una decisione appoggiata da una larghissima maggioranza dei soci, ovvero i sindaci. Come ricordava l’assessore Valter Bonan (vedi articolo) solo l’amministrazione di Feltre ha votato contro i bilanci che recepivano questo aumento delle tariffe.
Non è andata alla stessa maniera, invece, quando si è trattato di votare sull’istituzione di un Comitato di Trasparenza e Controllo del servizio idrico composto da cittadini, lavoratori ed organizzazioni sociali ed economiche del territorio. Infatti, la maggioranza dei sindaci presenti (28) ha votato contro
(Alleghe, Borca di Cadore, Canale d’Agordo, Castellavazzo,
Cesiomaggiore, Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo, Danta di Cadore,
Falcade, Fonzaso, Gosaldo, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Puos,
d’Alpago, Quero, Rivamonte Agordino, San Tomaso Agordino, San Vito di
Cadore, Santa Giustina, Sappada, Sedico, Taibon Agordino, Tambre,
Vallada Agordina, Vas, Voltago Agordino, Zoldo Alto e Zoppe di Cadore), 7 si sono astenuti
(Alano di Piave, Auronzo di Cadore, Livinallongo del Col di Lana, Pieve
d’Alpago, Seren del Grappa, Valle di Cadore e Vigo di Cadore) mentre sono stati solo 20 i sindaci favorevoli
(Belluno, Chies d’Alpago, Comelico Superiore, Feltre, Forno di Zoldo,
La Valle Agordina, Lentiai, Limana, Longarone, Mel, Pedavena, Ponte
Nelle Alpi, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, Santo Stefano di
Cadore, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Trichiana e Vodo di Cadore. Addirittura 12 le assenze
(Cibiana di Cadore, Cencenighe, Farra D’Alpago,San Pietro di Cadore,
San Nicolò Comelico, Selva di Cadore, Domegge di Cadore, Calalzo di
Cadore, Pieve di Cadore, Perarolo di Cadore, Agordo e Ospitale di
Cadore).
Agli
utenti, quindi, è riservato soltanto il dovere di appianare i debiti
pregressi senza avere il diritto di poter controllare la genesi di
questo enorme deficit di bilancio, di cui ancora non è stato fatto un
audit pubblico.
Semplicemente vergogna!
Redazione Bellunopiù